venerdì 3 dicembre 2010

La nostra cultura

«Che, la vuoi una sigaretta?».
«La ringrazio, ma non fumo. Mi dica, sono sorti nuovi ostacoli alla mia richiesta?».
«Come? No… cioè sì… Ma proprio non la vuoi ‘sta sigaretta?».
«No, la ringrazio ancora. Per quanto riguarda la mia domanda, credevo di aver raccolto tutti i documenti necessari e risolto tutti i problemi.».
«Oh, sì, mica dico di no. Vero, vero, ci sta tutto. Non ti dà fastidio, no? se fumo…».
«A me personalmente no, ma mi pare sia vietato: ricordo la Legge 3 del 2003 (nota come Legge Sirchia) che proibisce il fumo negli ambienti di lavoro…».
«Ecco, ti pareva. Comunque sì, qualche problemino c’è, in effetti. I documenti sono a posto, in ordine. Tutto, ci sta tutto. E’ che non bastano i documenti, le carte non sono tutto…».
«Di cos’altro ancora ha bisogno?».
«Ecco, cioè, vedi. Quando si va in un posto bisogna un po’ rispettare, insomma, sì, adeguarsi alle usanze, insomma, al modo di fare di quelli da cui vai. E’ casa d’altri, insomma…».
«Mi pare di aver compiuto, in tal senso, innumerevoli sforzi.».
«E che, non lo so? Lo vedo, lo vedo, ti sforzi. E’ che se tu vuoi la cittadinanza italiana devi, come ti posso dire?, un po’ adeguarti, no?, a quelle che sono le tradizioni, no? Cioè la cultura italiana.».
«Mi permetto di rammentare che ho conseguito due lauree, di cui una specialistica. In letteratura italiana, come forse potrà notare sfogliando l’incartamento.».
«Visto, visto. No, niente da dire: l’italiano un po’ lo sai, quasi quanto me, ma non ci sta solo la faccenda della lingua. La cultura d’un popolo è una cosa un pochetto più complessa…».
«Ma ho compiuto anche studi di carattere storico e giuridico. Se avrà la bontà di sfogliare la documentazione troverà l’attestazione degli esami svolti presso…».
«Visto, visto.».
«E inoltre in questi dieci anni non ho infranto nessuna norma o legge. Potrà notare gli attestati dei versamenti Unico, le bollette, la tassa comunale sui rifiuti, il canone Rai, le quietanze dei pagamenti del condominio, il bollo per l’autoveicolo, l’assicurazione per il medesimo e l’abbonamento annuale ai mezzi pubblici, in aggiunta a tutti gli altri versamenti o pagamenti effettuati per l’Università, i ticket sanitari, le assicurazioni volontarie e obbligatorie, i contributi INPS. Non ho ricevute di multe per infrazioni al codice della strada perché non ne ho mai commesse…».
«Mai?».
«Mai, ne sono orgoglioso».
«Cioè, pure il canone Rai?».
«Certamente, è un obbligo di legge».
«Ecco, appunto, vedi, quello che stavo dicendo… Insomma, la cultura, le usanze della Nazione. Ecco, cioè, qui da noi è diverso, fa parte della nostra cultura. Cioè, pure il canone della Rai…».

«Ma ho sostenuto un esame di diritto costituzionale!».

«Vedo, vedo. No, è che lo studio, le leggi, la letteratura, cioè, non dico di no, sono pure una cosa importante, e chi dice di no (a scuola mi sono pure letto quasi tutti i Promessi Sposi), ma la cultura vera è un’altra cosa. Ti ci devi adeguare, cioè la cittadinanza è una cosa seria.».
«Debbo quindi ritenere che la mia domanda non sarà accolta?».
«No, non ora, ma in futuro non è detto. Ci si rivede, magari tra sei mesi, no?, così magari ti adegui un po’, t’ambienti un po’ meglio. A giugno. Il canone Rai, insomma, non è obbligatorio. Poi, sai, qui da noi la famiglia è importante.»
«Anche presso di noi. Sono orgoglioso della mia famiglia, amo mia moglie e i miei figli. Ecco, ho qui le loro foto.».
«E che non lo so? Anche la mia famiglia è importante. Molto. Se a giugno, capitasse, un pensierino, un segno, come dire, un segno di riconoscenza… In fondo ti ospitiamo, no?, ecco, capisci, sono queste le cose importanti, la nostra cultura, la famiglia.».

pubblicato su
gli Italiani
Informare per Resistere
Mamma
numero 97 di Ucuntu

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