«Sta arrivando una barca. Attracca! Bella, nuova. Costerà un sacco di soldi, ma non è molto grande. Quattro, forse sei persone. Se siamo fortunati sono tre coppie. Atena, hai finito quelle tovagliette? Sì? da brava, poggiale qua, vicino alla panca. Hanno tirato giù la passerella, ecco, comincio a vederli. Quattro, mi pare che siano quattro. Due coppie. Meglio così, meglio le coppiette che le famiglie. Apollo! I CD, li hai sistemati? Bene. Biondi, devono essere tedeschi, o olandesi. Sembrano ricchi. Forse inglesi, però. Ma non importa, le sterline vanno benissimo, devo solo ricordarmi…. Dove l’ho messa? … Ah, ecco, ecco la tabella coi cambi… Euro, Sterlina, Dollaro. Anche rublo. La skordalia è pronta? E lo Tzatziki? Era? Ma dov’è Era? Chiamate vostra madre, presto! Ma i turisti che fine hanno fatto? Sono ancora lì, sul molo a scattare foto, abbiamo ancora cinque minuti per prepararci. Per piacere, questa volta non facciamo errori. Atena, mi raccomando con i clienti: non è necessario puntualizzare che quando tu inventavi la geometria i loro nonni, coperti di pelli di uro, adoravano il vischio. Ricordati della scuola di Cupido, se non ci arrivano un po’ di soldi non riusciremo a pagare la retta e libri. E la mia schiena, comincia a farsi sentire, le medicine costano e il ticket aumenta.
Quindi fai la brava e pensa ai centrini. Ecco, stanno venendo qui, ma sono solo gli uomini, le donne sono rimaste giù a prendere il sole. Bacco, le birre, senza le compagne ne approfitteranno certamente, e porta su anche le bottiglie di Ouzo. Eccoli, sono arrivati, siete pronti? Signori, prego, prego accomodatevi. Tedeschi? Nein? Olandesi? No? Ma non importa, prego, prego. Souvenir? Merletto greco di Grecia? Roba fine, autentica, non le solite imitazioni industriali di Aracne. Musica? Prego, da questa parte, musica popolare, good musica, by Apollo, great group, mica the Marsia. Sirtaki. Du iù know Sirtaki? Zorba de Griik? Nein Sirtaki, nein Zorba? Fame? Hev iù feim? Moussaka? Ya? Melanzane di Maratona, very good, de best in oll Griiss. Nein Moussaka? Skordalia potato? Gud potato, from Termopili, du iù know Termopili? Leonida? Nein Leonida? Ouzo? Volere Ouzo? Birra? Sì? E invece no, non vogliono neanche la birra. Era! Ma dove si è cacciata? Poi sarei io quello che sparisce per le scappatelle…Afrodite è ancora in camera sua? Prego, prego, di qua, forse ho anderstend quello che iù uont, yes. Volere biutiful ragazza, la più bella di tutte. Afrodite! Ti sei truccata per bene? Stiamo arrivando, ci sono due signori, di qua, prego di qua. Eh? Cosa vi pare? Non è bellissima? Pare una dea. Se la volete per soli… No? Non vi interessa Afrodite? Nemmeno lei? Ah, ma forse ho capito, ah, sì, le signore prendono il sole giù al molo, ho capito. Apollo!, puoi venire qui, per piacere? Ecco, guardatelo, biutiful come il sole, de san. Girati, Apollo, ecco, abbassati i pantaloni. Che roba, eh? Non è divino, cioè divain? Interessa you? Accettiamo sterline, no problem.. Olso rublos».
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martedì 17 marzo 2015
lunedì 22 dicembre 2014
Mondo Zombie N.1
La mia fine si avvicina, scrivo queste righe nella speranza che un giorno, leggendole, la nuova umanità possa evitare i nostri errori. I miei errori. Sì, perché quello che sta succedendo è in gran parte colpa mia.
Non c’è il tempo per biografie, vi basti sapere che ero un ricercatore chimico in un’importante azienda farmaceutica. Lavoravamo, notte e giorno, ad uno speciale farmaco in grado di rigenerare le cellule, di impedire l’invecchiamento, una miniera d’oro, ci avrebbero pagato miliardi, attrici, cantanti, chiunque. Altro che chirurgia estetica...
Eccoli, stanno arrivando, sono già al piano di sotto. Le poche difese che ho approntato saranno in grado di reggere solo pochi minuti…
Miliardi, e già ci vedevamo in un mondo nuovo, un mondo che si sarebbe gettato alle spalle il vecchio, le sue tensioni, i suoi conflitti, le sue ansie. Credevamo, poveri coglioni, povero coglione io, che garantire una vita lunghissima e priva o quasi di sofferenze avrebbe reso il mondo migliore...
Stanno cercando di abbattere le difese, tra poco saranno sulle scale…
Alla fine fu trovata una molecola, la testammo in vitro e in laboratorio. I risultati erano promettenti. L’età media delle cavie quasi raddoppiava. Non solo, le cellule rigenerate erano in grado di aggredire i tessuti tumorali e ripristinare l’originaria funzionalità. Erano in grado di riparare cuori infartuati, midolli ossei. Se un uomo non fosse perito in incidente d’aereo o cose del genere avrebbe potuto campare secoli, rimanendo sempre giovane e bello. Il mondo dei giovani, era questo che volevamo, nuove generazioni padroni del futuro che potessero guardare il mondo nei secoli a venire e orientarlo al meglio. Manca poco, la devo fare breve. La molecola funzionava, ma funzionava troppo. Fui io ad accorgermene. Una nostra cavia di controllo, una di quelle a cui non somministravamo il farmaco, per poterle confrontare con le altre sottoposte a trattamento, morì. Per un’intuizione, per scherzo, che ne so?, ebbi la sciagurata idea di somministrarle il farmaco. Tornò a vivere, ma il cuore non batteva.
Non posso raccontarvi lo shock, ma dopo essermi ripreso rimisi la cavia in gabbia con le altre (forse nel tentativo di nascondere quello che avevo combinato, o forse per prendere tempo). Altro errore. Il giorno dopo, anche se sembrava tutto normale, anche le altre due cavie in gabbia si muovevano col cuore fermo. Stupidamente non diedi subito l’allarme, e mentre ero nel mio studio a pensare come dare la notizia, successe l’irreparabile: un inserviente aprì la gabbia per dar da mangiare alle cavie e fu morso.
Il resto lo sapete. L’epidemia si trasmise in poche settimane in ogni angolo della Terra. Forse in Amazzonia, e nelle foreste del Congo c’è qualche tribù immune. Speriamo, è per loro, per i loro discendenti che scrivo queste righe, se mai verranno qui.
Ma poi accadde il peggio. Antichi scheletri inumati chissà dove ripresero vita, pelle e organi. Rovesciando le loro stesse lapidi si unirono agli altri. Alcuni presero il comando, guidando truppe disorganizzate di zombie…
Ecco, sono sulle scale, mi resta poco.
Governo di giovani? Nuovo mondo? Belli per sempre? Che deficienti…. Sono alla porta, tra poco l’abbatteranno. Conosco questo gruppo, è il più furbo, è Andreotti, o, almeno, il suo zombie, che li guida ed Evangelisti è sempre con lui. Prima hanno puntato a Campidoglio e Montecitorio, poi ai ministeri e, infine, dopo aver distrutto i centri di comando hanno cominciato la pulizia di fino, raccogliendo nei cimiteri resti di delinquenti di ere passate, fascisti, banditi, Magliana. E ora sono qui. Abbiamo provato ad abbatterli, a distruggerli ma non c’è niente da fare, risorgono sempre, sempre, e ritornano a divorare i vivi. La porta sta cedendo, non c’è più niente da fare. Addio…
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lunedì 3 novembre 2014
Ciao, sono Kathy
“Ciao, sono Kathy, la tua assistente virtuale che ti illustrerà il
funzionamento di EasyJob, la nuova procedura informatica che permetterà di
svolgere il tuo lavoro in minor tempo e con minor fatica. Pronto per
cominciare?
(clicca sì per continuare)
Come sai, il tuo lavoro sino ad oggi consisteva nel raccogliere
dati, elaborarli, sintetizzarli in una relazione apposita. Lavoro piuttosto
noioso, non è vero?
(clicca sì per continuare)
Non sarebbe meglio occupare il tuo tempo in attività più creative?
Leggere libri, guardare film, ascoltare musica, curare il proprio corpo e il
proprio benessere praticando sport e attività fisica?
(clicca sì per continuare)
Non pensi che anche la tua famiglia e i tuoi cari potrebbero
trarre enorme giovamento se tu ti occupassi di attività più creative e
gratificanti? Non pensi che la tua realizzazione migliorerebbe la qualità della
vita di coloro che ti circondano?
(clicca sì per continuare)
Molto bene. Ho una splendida notizia per te. Da ora in poi non
sarai più costretto a riempire tabelle, a scaricare dati e a dedicare ore e ore
a lavori noiosi e ripetitivi. Sei contento?
(clicca MOLTO! per continuare)
Da oggi, infatti, grazie a EasyJob, tutti questi lavori saranno
svolti in automatico dai Sistemi. Le tabelle che impiegavi ore a riempire sono
state linkate nelle settimane scorse alle banche dati sorgente. PointData
selezionerà i dati rilevanti, escludendo gli errori e le eccezioni, e con essi
popolerà le tabelle. Successivamente IntelligentAnalyzer provvederà a
individuare i cluster più significativi e SmartPresentation li utilizzerà per
redigere il rapporto finale. Non è meraviglioso?
(clicca sì per continuare)
(sei pregato di cliccare sì per continuare)
(la nuova pagina verrà caricata tra 30 secondi)
(la nuova pagina verrà caricata tra 30 secondi)
In base alle recenti riforme in campo lavorativo, avrai diritto a
molti mesi di retribuzione garantita, oltre al Trattamento di Fine Rapportosin
qui maturato, che potrai utilizzare per acquistare molti libri e per visitare
moltissimi musei. Non è eccitante?
(la nuova pagina verrà caricata tra 30 secondi
Inoltre, nei prossimi 19 anni e sette mesi che, secondo le attuali
normative, ti mancano per conseguire l’età pensionabile, avrai modo di
raccogliere le più stimolanti sfide che ti verranno dal mondo lavorativo.
Potrai cambiare settore di attività, lavoro o interessi senza essere costretto
alla routine del posto fisso e assicurato. Ti regaliamo, altrove, una vita
stimolante e ricca di sorprese. Non è necessario ringraziarci: dare il massimo
ai nostri collaboratori è una mission aziendale recentemente ribadita dal Ceo.
(Tra 90 secondi sarai reindirizzato alla procedura ByeBye che ti darà
preziose informazioni su come gestire al meglio gli adempimenti burocratici
indispensabili per la definizione di Fine Rapporto. Ciao, spero di esserti
stata utile.)
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domenica 14 settembre 2014
La leggenda del Beato Matteo
Narran le chronicae come qualmente ‘l Beato Matteo iovane
ascendesse a la collina de lo Fiesole, et ivi stando e la cittade di Florentia
giuso rimirando, vide ch’ella cittade repleta era da vitii et dimoni et in cor
suo ripromisesi di mondarla d’onne peccata.
L’erta collina discendendo, capitolli d’imbattersi in
povero tapino, da molt’anni ormai di scrofola paziente, e ‘l Beato Matteo, le
mani imposte sul suo capo, tosto ‘l sanò. Et avvenne puro, dismesso ‘l
scrofoloso, che in passerotti, merli, cinciallegre, pettirossi et financo in uno
Albatros de le Galapagos s’imbattette e con ciascheduno d’essi uccelli
amenamente disquisì d’Aristotile et Platone non disdegnando l’economica
congiuntura. Repente la Fama di tali prodigi diffusesi nel contado e, saio
vestita, s’avanzò la Beata Maria Elena a implorar considerazione. L’ebbe, e
subitamente principiò quel pio Ordine delle Boschive, ch’ a riformar lo Mundo
cum implorazioni et decretazioni si votò. Nell’appressarsi a le mura di
Florentia, cospicua moltitudine s’approprinquò, le Porte aprendo e le chiavi
donando e primus super alios nomandolo.
Non giunto era anchora a la Signoria ch’ecco una voce di plurimo
cencioso alta levossi “Guai a te, anima prava”. Venia, il cencioso, d’oltre
Ponte Vecchio, anima assatanata, che il mondo in genere, e il capitalismo in
specie avea in gran dispitto. Erat elli da li sette demoni de lo socialismo
posseduto sì da bestemmiar le presenti cose
et le sorti magnifiche e progressive. Avea in juventude la rossa
bandiera levata e di rivoluzion fantasticato ma, a tarda età ormai giunto,
raminghi gl’ideali, s’accostumava a trascorrer breve vecchiezza maledicendo li
maggior sui ch’a sperar lo crebbero. Bestemmiava l’ordine e ‘l sistema ma,
deficitando l’uno et l’altro di presenziare, s’appagava nel contumeliar
ciascheduno che incautamente transitasse per sua via. Da lungi dismesse le
speranze di mutar del mondo ‘l destino, non s’era del tutto placato ‘l desio di
mutar lo destino suo. Che, siccome insegnaci Eraclito, a inseguir vani ideali
sovente s’abrinunzia a concreti guadagni. Era poi l’Eraclito? O forse trattavasi
del Briatore, l’illustre pensatore coevo del Beato?
Come che sia, capitovvi in sui passi ‘l Beato Matteo lo
quale, pur riprovato e contumeliato siccome costumanza, s’appressò al posseduto
e mirandolo in angustie domandolli s’elli di minestra abbisognasse. E ‘l
satanasse, mal intendendo “Ministero dici?” “Oh no, intendea minestra”. Al che
l’ossesso, rassettandosi “Sia Ministra, se tal dee esser, acconcerommi
all’uopo”. E ‘l Beato, levati gl’occhi al Cielo “Minestra, dicea, ma cosa fia
una vocale dianzi all’avvenir?”. E fu questa la prima conversion che l’aurea
historia ci tramanda de le molti e molti che seguiron nelli tempi avvenire.
Dopo picciol tempo, sanata e mondata et in fide mani
lasciata Florentia, s’incamminaron su la
Francigena che mena a Roma per la Toscana. Et ivi giunti l’ossesso di minestre
si saziò e ‘l Beato Matteo miracol mostrò, a principiar da la moltiplicazion de
le mercedi con la trasmutazion del nulla in octaginta euri e della mirifica
apparizion d’un bastimento inabissato nel porto di Genua.
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mercoledì 23 luglio 2014
Una nuova minaccia per il mondo!!
Delle scie chimiche ormai si sa tutto, ed è ormai
evidente l’impatto che esse hanno sui mutamenti climatici e lo sviluppo di
malattie come l’Aids, l’autismo (soprattutto se associato ai vaccini), la
depressione, la pertosse e la pellagra. Si è anche cominciato a far luce sui
misteri delle scie idriche, da mettere in relazione all’impoverimento dei mari,
alla rottura degli iceberg e alla riduzione del Polo Nord in estate.
Se tutte queste cose sono ormai note e vengono smentite solo da agenti pagati
dalla Nato o dal complesso militare industriale, è il caso di cominciare ad
interrogarsi su un altro tipo di scie, le snowtrails, che, prevalentemente nella stagione
invernale, si vedono con sempre maggiore frequenza sulle nostre Alpi.
Non possiamo non mettere in correlazione l’apparire di
queste scie alpine con i sempre più numerosi crolli che si verificano nelle
montagne, o con i sempre più numerosi episodi di dissesto idrogeologico.
Il piano ormai è chiaro: le scie chimiche, la cui
esistenza è provata al di là di qualsiasi dubbio, sono responsabili dei
cambiamenti climatici e delle malattie. Le scie idriche puntano all’impoverimento
del mare e ora le snowtrails portano allo smottamento delle catene
montuose e al collasso del territorio.
Qui una serie terrificante di immagini scattate da un fotografo inglese morto due settimane dopo aver pubblicato queste foto in un incidente di canoa molto molto sospetto!
Fermiamoli finché siamo in tempo!!! Lasciamo le montagne
per i nostri figli!!!!
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domenica 29 giugno 2014
Finale d'opera in un atto (breve)
«Ma io lo sapevo, sai? L’avevo capito, a differenza di tutti gli altri. Lo so che mi danno del vecchio rincoglionito – lo so, non negare – però lo avevo capito che elezioni sarebbero andate male, e già da qualche settimana, da quando il Milan non è riuscito ad entrare in Europa League. E infatti, siamo arrivati terzi, ed è una cosa che assolutamente non posso tollerare. Devo riprendere in mano la situazione, io, personalmente, tanto di tempo ne ho quanto voglio, Scapagnini disse che ero tecnicamente immortale. A proposito, è molto che non lo sento, uno di questi giorni lo devo chiamare. Ah, no, è morto l’anno scorso. Lui. L’anno prossimo però dobbiamo entrare in Champions, e poi vincere le elezioni. Chissà che fa ora Sacchi, con lui in panchina sono sicuro che ci riprenderemo. E poi Maldini e Costacurta, sono ancora dei ragazzi, in fondo, e con un po’ di allenamento ritornano come prima. Devo chiamare Scapagnini, forse lui ha qualche integratore da consigliare. Ah, no, Scapagnini no. Comunque l’anno prossimo vincerò il campionato, e intanto mi preparo per le elezioni. Già ho in mente slogan geniali. Senti questo “un milione di posti di lavoro!”. Fantastico, vero?
Con la disoccupazione che c’è farà presa, ne sono assolutamente certo. Dovrò contattare persone della TV, gente popolare, rassicurante. Sandra e Raimondo andranno benissimo, già me li vedo. E poi trasmettere a ripetizione i successi dei miei governi. Gli accordi con la Libia, il controllo delle coste e la fine degli sbarchi clandestini. A proposito, ieri ho letto che sono ricominciati. Così non va, Gheddafi aveva preso degli impegni. E’ il caso di telefonargli, devi ricordarmi di farlo domani. Che tipo, quel Gheddafi, lo sai che è stato lui a insegnarmi il bunga bunga? Una sagoma, ci siamo proprio divertiti quelle sere mentre discutevamo dei rifugiati di Lampedusa. “Non ti preoccupare, Silvio, mi diceva, a quelli ci penso io. Il deserto è grande e fa molto caldo. Se arrivano fin qua, non andranno da nessun’altra parte. Ma guarda quella come balla. Ti piace, eh? La vuoi? Te la presto”. Che tipo, lo devo richiamare. E poi ho in mente un altro slogan “meno tasse per tutti” Che ne dici? Semplice, geniale. Sono sicuro, sfonderemo. Ah, ricordami di chiamare anche Mike, oltre a Sandra e Raimondo. Vinceremo, è assolutamente certo, sia il campionato che le elezioni. E l’anno dopo., Champions League e presidenza della Repubblica. Ora si tratta solo di organizzare una presenza sul territorio e reclutare qualche candidato, giovani professionisti e belle ragazze: ne devo parlare con Marcello, l’altra volta fu proprio bravo. E poi devo andare a tutte le trasmissioni, solo io posso risollevare la questione, ripartirò anche stavolta. Tutto io devo fare, non c’è nessuno che mi dia retta. Dudù, solo tu mi capisci, vero? Di te mi fido, solo di te ormai. E vedrai, ce la faremo, insieme, io e te. Ma che strano, però. Dev’essersi rovesciato il thermos con la tisana. Ho i piedi e le pantofole tutti bagnati. No, non è la tisana, dall’odore sembra qualcos’altro. Sembra…. Dudù, sei stato tu?»
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Con la disoccupazione che c’è farà presa, ne sono assolutamente certo. Dovrò contattare persone della TV, gente popolare, rassicurante. Sandra e Raimondo andranno benissimo, già me li vedo. E poi trasmettere a ripetizione i successi dei miei governi. Gli accordi con la Libia, il controllo delle coste e la fine degli sbarchi clandestini. A proposito, ieri ho letto che sono ricominciati. Così non va, Gheddafi aveva preso degli impegni. E’ il caso di telefonargli, devi ricordarmi di farlo domani. Che tipo, quel Gheddafi, lo sai che è stato lui a insegnarmi il bunga bunga? Una sagoma, ci siamo proprio divertiti quelle sere mentre discutevamo dei rifugiati di Lampedusa. “Non ti preoccupare, Silvio, mi diceva, a quelli ci penso io. Il deserto è grande e fa molto caldo. Se arrivano fin qua, non andranno da nessun’altra parte. Ma guarda quella come balla. Ti piace, eh? La vuoi? Te la presto”. Che tipo, lo devo richiamare. E poi ho in mente un altro slogan “meno tasse per tutti” Che ne dici? Semplice, geniale. Sono sicuro, sfonderemo. Ah, ricordami di chiamare anche Mike, oltre a Sandra e Raimondo. Vinceremo, è assolutamente certo, sia il campionato che le elezioni. E l’anno dopo., Champions League e presidenza della Repubblica. Ora si tratta solo di organizzare una presenza sul territorio e reclutare qualche candidato, giovani professionisti e belle ragazze: ne devo parlare con Marcello, l’altra volta fu proprio bravo. E poi devo andare a tutte le trasmissioni, solo io posso risollevare la questione, ripartirò anche stavolta. Tutto io devo fare, non c’è nessuno che mi dia retta. Dudù, solo tu mi capisci, vero? Di te mi fido, solo di te ormai. E vedrai, ce la faremo, insieme, io e te. Ma che strano, però. Dev’essersi rovesciato il thermos con la tisana. Ho i piedi e le pantofole tutti bagnati. No, non è la tisana, dall’odore sembra qualcos’altro. Sembra…. Dudù, sei stato tu?»
lunedì 28 aprile 2014
Non sto messo male, anzi
A rapporti sociali non sto messo male, anzi. Su Facebook ho più di duecento amici e una dozzina di followers su Twitter. Sto anche su alcuni forum, uno di cucina, uno di televisione e uno di egittologia anche se però non sono mai stato in Egitto. Però non ne ho bisogno, in effetti, perché quello che c’è da sapere già lo so: le piramidi non sono state costruite quando ci vogliono far credere ma molto, molto prima. E non erano solo umani terrestri quelli che le progettarono. C’è l’analisi al carbonio 14 che lo dimostra, ci sono le prove, ma non lo vogliono ammettere. E poi che ci vado a fare in Egitto? Fa caldo, e quello che c’è da vedere me lo vedo tranquillamente a casa sul mio nuovo televisore. Smart. Il televisore, dico, si vede benissimo e l’audio 5.1. è fenomenale. Sembra di stare lì, veramente. Comunque, no, in Egitto non c’ho bisogno di andarci, le cose le capisco meglio qua. Ecco, questa è una cosa che solo qualche anno fa non si sarebbe potuta fare. Un tempo mi sarei dovuto leggere un libro, oggi invece accendo internet e so tutto quello che devo sapere. E se proprio proprio mi serve un libro me lo posso ordinare su Amazon. Fino a cento anni fa questo non succedeva, la gente era ignorante, chiusa in un buco di villaggio, senza sapere cosa succedeva nel mondo.
Oggi invece fai. click e c’hai tutto quello che ti serve, anche le prove sulle piramidi. Poi il cinema, l’ho già detto che ho il televisore nuovo? E’ smart, e anche 3d. Pensa a prima: se ti volevi vedere un film dovevi uscire di casa, metterti in fila, andare al cinema con accanto un bambino che ride come un deficiente per due ore. Che poi magari era proprio deficiente. Adesso mi metto sul divano sdraiato come un pascià e mi vedo il film senza che nessuno mi rompa le scatole. Lo stesso per le partite, le vedi meglio a casa che allo stadio, costa di meno e stai al caldo. Quando poi mi va di passare una serata con qualcuno vado al computer e chatto un po’ con chi trovo. C’è gente incredibile, gente che non avrei mai incontrato, che abita in capo al mondo. E cosa fai, cosa hai mangiato, come sta il tuo cane, ci parli spendendo niente. Prima dovevi alzarti, scendere giù al bar, ordinare da bere, aspettare qualcuno che magari non passava e poi guardare sempre le stesse facce. Ora, col progresso, per fare amicizie non devo manco uscire sul pianerottolo anzi, non devo proprio vedere nessuno. E sono le amicizie migliori, quando sei stufo di certa gente la banni e ne cerchi un altro mentre prima se mi rompevo di un tizio non c’erano santi e me lo dovevo sorbire tutte le sere. Come per la politica, no? Chi li aveva mai visti i politici, prima? Stavano a Roma, nelle auto blu e se dovevi votare votavi per il politico che stava qua o per il partito che c’aveva la sezione qua sotto. E se non sapevi chi votare dovevi uscire di casa, ascoltare un comizio, parlare con i vicini che stavano nei partiti e perdevi ore e ore a discutere, a cercare di capire e poi a decidere. Ora, invece, accendi la televisione, che poi la mia è smart, e trovi sempre quello che devi votare: te lo puoi guardare tutte le sere e capire se è il tipo giusto o no. Senza sbattimenti, senza fatica, senza comizi, sezioni o partiti: non servono più, inutili.
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